Dopo il successo de "Il Barbiere di Siviglia" di Gioacchino Rossini dello scorso anno, l'O rchestra Sinfonica Europa Musica e il Coro Lirico Italiano portano in scena, il 13 dicembre alle 21, al Teatro Comunale Nestor "Tosca" di Giacomo Puccini, melodramma in tre atti, libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica, tratto dal dramma omonimo di Victorien Sardou. L'ambientazione è a Roma, nel giugno dell'Ottocento. La napoleonica Repubblica Romana è appena stata abolita e sono in corso rappresaglie nei confronti degli ex repubblicani. Fra questi Cesare Angelotti, già console della Repubblica che, evaso da Castel Sant'Angelo, trova rifugio nella Chiesa di Sant'Andrea della Valle. Qui incontra il suo amico pittore Mario Cavaradossi che gli assicura aiuto e collaborazione. Il colloquio fra i due è interrotto dal sopraggiungere della cantante Floria Tosca, amante del pittore, che si lascia andare ad una scenata di gelosia perché si accorge che il volto di Maria Maddalena che Mario sta dipingendo è quello della marchesa Attivanti. Dopo essere stata rassicurata dal pittore, Tosca lascia la chiesa e i due amici fuggono via.
Il resto della storia si sviluppa intorno al personaggio del barone Scarpia, capo delle Guardie Pontificie il quale, venuto a conoscenza dell'intesa fra il fuggiasco ed il pittore, ordisce una trappola per conseguire il duplice obiettivo di sedurre Tosca e catturare Angelotti. Fa dunque arrestare Cavaradossi con l'accusa di cospirazione e poi costringe Tosca, con la promessa di un salvacondotto per il suo amato, a promettersi a lui ed a rivelare il nascondiglio di Angelotti. Tosca cede al ricatto ma, non appena ottenuto il documento, estrae un coltello ed uccide Scarpia. Corre dunque a salvare il suo uomo ma giunge tardi perché, nel frattempo, Mario è stato fucilato. Colta dalla disperazione, Tosca si toglie la vita gettandosi nelle acque del Tevere. I momenti più intensi del melodramma pucciniano sono probabilmente contenuti nelle arie "Vissi d'arte", nel II atto, ed "E lucevan le stelle", nel III.
In "Vissi d'arte", romanza divenuta celebre, si coglie la poetica disperazione e lo smarrimento di Tosca che, sotto l'atroce ricatto di Scarpia, si scopre incapace di concepire e di comprendere tanta cattiveria e si rivolge a Dio con toni di supplica ma anche di risentimento: "Vissi d'arte, vissi d'amore, non feci mai male ad anima viva!… Nell'ora del dolore, perché, perché Signore, perché me ne rimuneri così?" La direzione d'orchestra è affidata a Claudio Maria Micheli, mentre la regia a Gianmaria Romagnoli. Tra i tanti personaggi Tosca è interpretata da Paola Di Gregorio, Cavaradossi da Gianluca Zampieri, il barone Scarpia da Giulio Boschetti e Angelotti da Carlo Di Cristoforo. Oggi alle 13 la conferenza stampa di presentazione dell'evento.