«La villa di Traiano è un luogo da valorizzare anche attraverso opere sinfoniche e liriche. Dovrebbe diventare un palcoscenico di grandi eventi musicali e rivolgo un plauso all'associazione «Ernico-Simbruina» e all'amministrazione comunale che stanno operando in questa direzione». Il flautista Giuseppe Nova, domenica sera nel sito archeologico degli Altipiani di Arcinazzo, tra le province di Roma e Frosinone, ha deliziato il pubblico del festival «Città Medievali», restando incantato dalla bellezza mozzafiato della villa imperiale. «Entrare qui e fare un salto indietro di duemila anni - ha dichiarato – per me non è stato facile, non ero preparato. L'impatto è stato incredibile, questo è un luogo di straordinario fascino. Ecco, l'emozione è di far rivivere siti storici come questo portando la musica a un pubblico sempre più vasto. Con la tenacia, la forza e la sensibilità delle amministrazioni locali e nazionali spero si possa continuare con progetti importanti come quello del festival delle Città Medievali». Per Nova, uno dei più rappresentativi flautisti italiani, «tutto quello che si fa per sviluppare la cultura della musica classica non è che un buon segno di civiltà. In questi tempi difficili – ha sottolineato - bisogna rendere sempre più fruibile l'arte». Il musicista, che tiene concerti e masterclass in tutto il mondo, ritiene ancora insufficiente l'impegno delle istituzioni per sviluppare la cultura della musica classica. «Oggi – ha continuato - la confusione è generale e anche nel nostro campo si vive una situazione di notevole incertezza e di grande ricerca. Non c'è ancora la giusta attenzione perché la musica dovrebbe essere al centro del progetto di educazione. Le istituzioni – ha concluso Nova - dovrebbero fare un grande investimento in questa direzione, per favorire una crescita musicale e rendere più accessibile la fruizione dell'arte». Mercoledì 23 (ore 18) la villa di Traiano ospiterà un nuovo appuntamento con «I Cameristi di Roma», che alle 21.15 si esibiranno anche nella Piazzetta Padre Molinari ad Arcinazzo Romano.