L'impegno sociale è un aspetto importantissimo nella vita della comunità. A volte, poi, può essere anche particolarmente originale e divertente. Come nel caso dello Zaiet Fest, il caratteristico festival metal del capoluogo nato per ricordare Matteo Fontana, ragazzo morto di leucemia.

La quinta edizione dell'evento si è svolta domenica scorsa e ha riscosso un grande successo, centrando l'obiettivo più importante, quello della beneficenza. L'annuncio non è tardato ad arrivare da parte dello staff, felice di aver raccolto la somma di 10.000 euro, da destinare al "Cers" (Centro ricerche e studi) di Roma, che si occupa di soggetti con gravi disabilità, per supportare il progetto "Adotta un angelo".

Soddisfatto l'organizzatore Simone Fontana, della onlus "Zaiet Matteo Fontana": «Nonostante i rinvii e le difficoltà dovute alle nuove norme sui grandi eventi, siamo riusciti a portare in piazza Sandro Pertini 2.500 persone. Il numero è ufficiale, registrato con il contapersone. Possiamo dire di aver fatto bene. Era sicuramente possibile attrarre ancora più pubblico, ma quest'anno l'attività pubblicitaria è stata meno corposa, concentrata principalmente sui social, perché fino all'ultimo eravamo incerti sulla data e la location del concerto». Fontana prosegue specificando che «non è stato agevole adeguarsi in tempo alle ultime disposizioni in ambito di sicurezza e antiterrorismo, tuttavia ci siamo riusciti e la cospicua somma che abbiamo potuto donare ci rende orgogliosi». L'organizzatore guarda avanti: «Il festival ora ha compiuto un salto di qualità, per il futuro il nostro progresso dipenderà dalla crescita dalla onlus stessa, la Zaiet Matteo Fontana", attraverso l'aumento della base di iscritti e il loro coinvolgimento diretto in varie attività».

Un pensiero ai Lacuna Coil, che hanno chiuso la serata di domenica: «Persone meravigliose. Hanno compreso a pieno lo spirito dell'iniziativa, complimentandosi per la buona organizzazione e l'ordine. Si sono posti nei nostri confronti con gentilezza e cordialità, nonostante siano dei musicisti di fama mondiale, abituati ad altri palchi e scenari. Quando abbiamo raccontato la nostra storia a Cristina Scabbia (vocalist e leader del gruppo) lei si è anche commossa». Infine l'auspicio: «La nuova location si è rivelata funzionale ed è piaciuta, tuttavia il prossimo anno vorremmo dare allo Zaiet Fest un luogo davvero speciale. Ci piacerebbe il nuovo Parco Matusa. Ne abbiamo parlato con il sindaco, che è aperto all'ipotesi. Chissà...».