Tutto cambia, il Liri Blues resta. Anche quest'anno, per la trentesima volta, la prestigiosa edizione del festival andrà in scena. Dal 15 al 17 luglio. Stavolta però, con qualche cambiamento. Infatti, si suonerà il 15 e il 16 a Veroli, mentre il 17 a Isola del Liri, al Castello Boncompagni-Viscogliosi.

Il programma è molto nutrito: si comincia il 15 con Jaime Dolce, artista poliedrico che coniuga funk, rock e blues, fusi in un prodotto chitarristico e canoro di grande originalità. Dolce prende spunto dai padri della chitarra, si sente in lui l'influenza di Jimi Hendrix. Ha collaborato con Popa Chubby e Blues Brothers, partecipando a molte rassegne illustri.

Dopo di lui sarà la volta di Scott Henderson, chitarrista Fusion, jazz, rock e blues. È leader dei "Tribal Tech" e ha suonato con leggende come Joe Zawinul, Chick Corea e Jean Luc Ponty. Sarà accompagnato dal batterista Archibald Ligonniere e da Romain Labaye. I suoi show sono caratterizzati da una musica curatissima nei dettagli, piena di contaminazioni e sperimentazione. A tratti complessa ed ermetica, ma anche lineare e melodica in altri punti. Con lui il confine tra jazz e blues e molto labile.

Il 18 luglio aprirà le danze Oscar Bauer with Lupo. Bauer è un dotatissimo chitarrista che si contraddistingue per il suo fingerpicking. Gli ascoltatori rimangono sempre colpiti e amano vederlo suonare in tutte le salse, sia con l'acustica che con la dodici corde. Di seguito Andrea "Lupo" Lupi, uno dei pochi bassisti blues italiani. Vanta esperienze artistiche in tutto il mondo, nel 2004 è stato votato come uno tra i quattro migliori bassisti italiani in ambito blues. Il suo spettacolo nasce dal cd "The Oak, The Cypress" è integrato da brani più recenti e tocca con eleganza e maestria una vasta gamma di generi, dal blues al folk spaziando nel jazz, nell'hawaian style e irish. Quercia e cipresso simboleggiano tramite il colore e l'odore dei legni, sia l'atmosfera della campagna toscana che il sound acustico del duo.

Dopo Andrea Lupi salirà sul palco Andy J Forest , poliedrico artista, armonicista, cantante e chitarrista, ma anche attore e scrittore. Forest è sulle scene musicali dal 1977 e ha la stoffa del bluesman autentico, un'attitudine che emerge soprattutto dai dischi disseminati nei primo ventennio di carriera. Da "The list" del 1980 all'ultimo "Word shadows & ghost notes". Una discografia che testimonia la crescita di questo musicista, che alla tecnica strumentale unisce grandi capacità espressive e comunicative, ironia e un carattere esplosivo. doti che dal vivo lo rendono irresistibile. Conta presenze ad importanti festival come quello di Montreaux nel 1989, quando si esibisce in una jam con B.B. King, Joan Baez e Luther Allison. Ha preso parte anche al Pistoia Blues, suonando con Jeff Healy, e nello stesso anno al New Orleans Jazz and Heritage Festival.

Il 17 luglio, alle 21.45, sarà il momento di "A Tribute to Bessie Smith", da parte di "Alumni Jazz Consort", del dipartimento Jazz del Conservatorio di Frosinone, diretto da Rossana Casale. Quindi sarà la volta dei "The Strawbs", un mito del folk-rock-blues britannico, che proporranno un ampio repertorio. La serata del 17 avrà un ingresso regolato da invito. Si può prenotare inviando un messaggio sulla pagina Facebook del Liri Blues. I concerti verolani sono a ingresso gratuito e si svolgeranno in piazza Santa Maria Salome, nel cuore del centro storico.

Anche quest'anno, durante il festival, sarà permesso a band amatoriali in assetto semi-acustico di esibirsi nelle vie del centro. L'iniziativa si chiama "Blues On The Road" e partirà dalle 18. Tutto apparecchiato per un altro grande spettacolo, stavolta diviso tra due città, ma sempre nel segno della cosiddetta "cosmic energy" ispirata dalla musica blues.