Un'atmosfera giocosa e allo stesso tempo affascinante, con quel tocco di mistero che il Carnevale sempre regala.

Nella serata del Gran Ballo del Generale si uniscono due valori diversi, quello della solidarietà (l'incasso è devoluto in beneficenza alla Comunità di Sant'Egidio), e quello della socialità, lo stare insieme in modo spensierato rievocando la grande tradizione del generale che venne ricacciato nella sua patria da parte del popolo ciociaro. È proprio durante queste ricorrenze infatti che il sentimento popolare del capoluogo emerge con particolare vivacità.

Sabato sera alla Villa comunale massiccia è stata la partecipazione della gente. Presenti anche molte autorità, tra cui il Prefetto di Frosinone, Emilia Zarrilli che, sull'onda dell'entusiasmo per la vittoria del Frosinone, ha regalato una battuta sul nuovo stadio: «Sono qui per divertirmi stasera, ma non posso nascondere che siamo tutti particolarmente euforici per la vittoria del Frosinone di oggi pomeriggio e quindi mi auguro che lo stadio venga ultimato al più presto e soprattutto che le cose vengano fatte nel modo giusto».

Il sindaco Nicola Ottaviani al ballo indossa una maschera da operaio, il perché della sua scelta ce lo spiega così: «Tenuto conto del fatto che stamattina stava un po' piovendo, avevamo paura che Acea non effettuasse le riparazioni e quindi il sindaco operaio si è messo in giro tutta la notte per riparare le condotte. Questo solo per dire che noi facciamo quello che possiamo, e che se tutti facessero il proprio le cose funzionerebbero molto meglio, compreso anche tutto quello che riguarda il servizio idrico». Poi continua: «Stasera siamo qui per divertirci, e l'occasione è perfetta. Credo che l'identità di un popolo passi anche per le rievocazioni storiche e il Carnevale, in particolare, rievoca la tradizione più genuinamente popolare e la storia della città di Frosinone che respinge l'invasione straniera, rivendicando con orgoglio la propria ciociarità. È molto bello essere qui».
Alla serata, organizzata dalla Pro Loco e dall'associazione Rione Giardino, era presente anche la delegata al centro storico Rossella Testa. Molto assortite le originali maschere presenti e degno di nota il gran buffet di Carnevale curato nei minimi particolari dal Bar Tucci.

Non solo mondo della politica, al Ballo le personalità presenti spaziavano in ogni ambito. Nell'occasione abbiamo incontrato Gianmarco Spaziani, che ha curato la raccolta di lettere di Carnevale uscita proprio nella giornata di sabato ed edita da Mondadori, una raccolta eccezionale sia dal punto di vista dialettale, che storico, che della satira frusinate: «C'era un'antica tradizione durante il Carnevale frusinate, quella di scrivere delle lettere dialettali per indirizzarle al sindaco e commentare quanto era stato fatto per la cittadinanza. Le lettere sono state scritte dal 1903 al 1934 e per ritrovarle ci sono voluti ben quindici anni. Noi ne abbiamo selezionate alcune e raccolte in stampa anastatica». Presente tra gli altri anche il Professor Pino Marsinano, regista della storica Passione vivente, ripristinata a Frosinone da due anni.

Foto Claudio Papetti