Bando alle ipocrisie. Un minuto dopo che si saranno chiuse le urne delle primarie del 30 aprile, anche in provincia di Frosinone scatterà la "caccia" alle candidature che contano. Perché il risultato della sfida a tre fra Matteo Renzi, Andrea Orlando e Michele Emiliano non sarà fondamentale soltanto per gli assetti e la la linea politica dei Democrat, ma anche e soprattutto per la gli equilibri nelle candidature che contano. La provincia di Frosinone non fa eccezione. Il senatore Francesco Scalia sta con Matteo Renzi e ha in Luca Lotti il punto di riferimento. Il deputato Nazzareno Pilozzi è schierato anche lui con Renzi e si confronta quotidianamente con Maria Elena Boschi. La senatrice Maria Spilabotte dell'area renziana è una fedelissima e non ha bisogno di mediazioni.
Anche Francesco De Angelis si è schierato con l'ex presidente del consiglio, attraverso però l'adesione alla componente di Matteo Orfini e del ministro Maurizio Martina. Con lui Sara Battisti, vicesegretario provinciale e orfiniana della prima ora. Poi c'è il segretario provinciale Simone Costanzo che fa riferimento alla componente del ministro Dario Franceschini, della quale area la coordinatrice locale è Antonella Di Pucchio. Inutile aggiungere che pure questo gruppo sta con Renzi. L'unico big che potrebbe assumere una posizione diversa è Marino Fardelli, che sta valutando la possibilità di sostenere la candidatura alla segreteria di Andrea Orlando. Magari anche in chiave di ricandidatura alle regionali, dal momento che schierato con il Guardasigilli c'è Nicola Zingaretti. A proposito di regionali: Mauro Buschini è l'altro socio di maggioranza politica dell'area di De Angelis. Sta pure lui con Orfini, nonostante la posizione di Zingaretti. Infine, il presidente della Provincia Antonio Pompeo (area Scalia), che potrebbe concorrere alla Regione. Un ginepraio di posizioni ed equilibri. Ma la sostanza non cambia. L'importante è... candidarsi.