Ormai si aspetta soltanto l'annuncio, per capire poi quale partita davvero si giocherà (e chi la giocherà) nel Partito Democratico. Matteo Renzi da una parte, Massimo D'Alema e Pierluigi Bersani dall'altra. Ma bisognerà capire pure quali saranno gli altri protagonisti sul campo: Michele Emiliano piuttosto che Andrea Orlando, Dario Franceschini piuttosto che Matteo Orfini. In Ciociaria però gli schieramenti sono tutti, almeno per ora, all'interno dell'arcipelago renziano. Francesco Scalia è da sempre vicinissimo all'ex presidente del consiglio, anche attraverso Luca Lotti. Stessa collocazione per la senatrice Maria Spilabotte, che però "balla da sola" nelle complesse dinamiche romane. Anche Nazzareno Pilozzi ruota attorno al Giglio Magico. E se è vero che il suo naturale punto di riferimento è Gennaro Migliore, è altrettanto indubitabile che si confronta quasi quotidianamente con Maria Elena Boschi.
Francesco De Angelis si è spostato nell'area di Matteo Orfini, nella quale c'erano già Sara Battisti e Luciano Gatti. Discorso diverso per l'assessore regionale Mauro Buschini. Lui seguirebbe De Angelis dappertutto, anche da... Trump, ma alla Regione fa riferimento al Governatore Nicola Zingaretti, il quale con l'area di Orfini non c'entra nulla. Se Orfini è alleato di Renzi, allora anche De Angelis dovrebbe essere alleato di Scalia. Beh, lasciamo stare...
Poi c'è il segretario provinciale Simone Costanzo, che fa parte della componente di Dario Franceschini, il vero ago della bilancia. Costanzo in teoria ha un accordo di ferro con De Angelis e Buschini. In teoria, perché in pratica l'asse si è rotto. Ma siamo sicuri che in Ciociaria tutte le dinamiche resteranno nel campo di Renzi? Che soltanto pochi fedelissimi seguiranno D'Alema, Bersani, Speranza ed Emiliano? Non resta che attendere, ma intanto non si può non notare che in provincia di Frosinone l'unica partita che i big locali stanno giocando è quella sulle candidature. Alla Camera e alla Regione.
Tutto il resto è...noia.