Il parere legale dell'avvocato Riccardo Farnetani, incaricato dalla Sto, è chiarissimo: non ci sono gli estremi per la risoluzione della convenzione con Acea perché le inadempienze tutt'ora persistenti non sono gravi al punto da arrivare alla soluzione estrema. Mentre molte altre inadempienze sono state sanate. Stessa conclusione da parte della Segreteria Tecnico Operativa. Eppure domani in conferenza dei sindaci, inizio previsto alle 14.30, si profila il solito clima da "corrida". Nelle scorse settimane gli amministratori del centrodestra avevano attaccato la Sto ed è possibile che la linea continui ad essere quella. Ma perché continuare ad affrontare la questione da una prospettiva politica? Nel febbraio scorso l'assemblea dei sindaci votò in modo compatto la diffida ad adempiere nei confronti del gestore, dando allo stesso sei mesi di tempo per agire e per presentare le controdeduzioni. Acea lo ha fatto e la Consulta d'Ambito ha chiesto ed ottenuto dalla Sto una relazione. Contemporaneamente è stato chiesto un parere legale. Poi sono arrivate anche le controdeduzioni. I provvedimenti e gli atti sono adesso al vaglio dei sindaci. Ma perché chiedere dei pareri se poi gli stessi vengono contestati o disattesi?
La vicenda del servizio idrico andrebbe affrontata da un profilo esclusivamente tecnico, giuridico e amministrativo. Perché poi, come già successo, i conguagli riconosciuti al gestore (75 milioni di euro dal Consiglio di Stato e 53 dall'Autorità nazionale per l'energia) vengono pagati dai cittadini e dalle famiglie. Ma il fatto che venga riconosciuto il conguaglio vuol dire che le delibere adottate dall'assemblea non hanno retto alla contestazione in giudizio. Oppure che ci sono stati ritardi nell'adempimento di alcuni obblighi, come quello di redigere un piano tariffario. L'avvocato Farnetani fa presente anche il rischio di un contenzioso giudiziario. L'ennesimo. Argomentando i vari passaggi. L'assemblea dei sindaci è sovrana: ha tutti gli elementi per assumere una decisione. La solita "corrida" non servirebbe a nulla. E non risolverebbe nulla.